Crisi di “Terra Uomini e Ambiente” istituzioni locali e parlamentari compatti per il salvataggio della cooperativa

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◙ Esistono le possibilità, le strade e gli strumenti per la sopravvivenza della cooperativa Terra Uomini e Ambiente, seppur ridimensionata nei numeri, nel budget e nell’organizzazione della struttura operativa

- La sopravvivenza passa quasi obbligatoriamente dal nuovo Piano di ristrutturazione presentato dall’azienda nei giorni scorsi al tavolo regionale presieduto da Gianfranco Simoncini, consigliere del Governatore regionale Rossi e oggi, lunedì 7 marzo, invece, illustrato al tavolo istituzionale convocato dal presidente della Provincia Luca Menesini a Castelnuovo nella sede dell’Unione dei Comuni della Garfagnana presieduta da Paolo Fantoni. All’incontro hanno preso parte il presidente della coop “Terra Uomini e Ambiente” Nazzareno Belleggia, i parlamentari Andrea Marcucci e Raffaella Mariani, i consiglieri regionali Stefano Baccelli, Ilaria Giovannetti ed Elisa Montemagni, l’assessore del Comune di Castelnuovo Ilaria Pellegrini, l’assessore del Comune di Lucca Giovanni Lemucchi, il presidente dell’Unione dei Comuni Mediavalle Andrea Bonfanti, i consiglieri provinciali Mario Puppa e Nicola Boggi, nonché i rappresentanti delle organizzazioni sindacali confederali – Il Piano di salvataggio e di rilancio della cooperativa è stato approvato quasi all’unanimità dai soci della coop che, ad oggi, occupa 145 lavoratori tra impiegati, operai edili e forestali. Lo scopo del Piano è di garantire, pur con i necessari ridimensionamenti, la continuità lavorativa della coop sia per evitare la liquidazione coatta, sia per gli ammortizzatori sociali applicati a gran parte dei lavoratori, ma che presenta alcuni problemi attuativi a causa dei tre tipi di contratto in essere: quello dei lavoratori edili, quello degli impiegati e quello degli operai forestali che, per la legge italiana vigente, non hanno nessuna copertura in tal senso. Su quest’ultimo punto i parlamentari locali si sono impegnati a coinvolgere a breve il Ministero dello sviluppo economico affinché sani definitivamente questa lacuna – A chiusura del vertice istituzionale il presidente della Provincia Menesini si è detto disponibile a gestire il coordinamento tra i vari livelli istituzionali insieme con le due Unioni dei Comuni, con l’obiettivo chiaro di puntare non solo al salvataggio ma anche al rilancio della cooperativa che negli ultimi anni, oltre ad avere un ruolo di primo piano sul fronte lavorativo-occupazionale in Valle del Serchio (con commesse anche in Liguria e all’isola d’Elba) ha svolto anche un’azione sociale e di ‘reintegro’ nei confronti, ad esempio, di lavoratori vicini al pensionamento o di operai licenziati da altre ditte della zona.