Inserito: 20 Marzo 2020
Nei territori di Capannori, Altopascio, Porcari, Montecarlo, Pescaglia e Villa Basilica non sarà effettuato alcun lavaggio speciale delle strade. La decisione è stata presa in maniera congiunta dalle amministrazioni comunali alla luce dei pareri di questi giorni dell’Istituto Superiore di Sanità e del Consiglio del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, fatti propri anche da Arpat, che sottolineano come non solo non ci siano prove dell’efficacia della sanificazione delle aree esterne contro il Coronavirus ma anche come le sostanze chimiche utilizzate nei disinfettanti potrebbero causare problemi all’ambiente e all’aria che respiriamo. L’uso in maniera massiccia dell’ipoclorito di sodio (ossia la più comune varichina) contenuto nei disinfettanti stradali, potrebbe infatti esporre a rischio le falde acquifere, le coltivazioni e la salute delle persone e degli animali.
“Dopo un’attenta riflessione abbiamo deciso di non effettuare la sanificazione delle strade per contrastare il Coronavirus – dichiarano Giordano Del Chiaro, assessore all’ambiente di Capannori, Daniel Toci, vice sindaco di Altopascio con delega all’ambiente, Franco Fanucchi, vice sindaco di Porcari con delega all’ambiente Federico Carrara, sindaco di Montecarlo, Claudio Simi, consigliere comunale di Pescaglia con delega all’ambiente e Giordano Ballini, vice sindaco di Villa Basilica -. La motivazione è che, davanti a nessun beneficio scientificamente provato, rischiamo di mettere a rischio l’ambiente in cui viviamo e quindi di aggravare ulteriormente la situazione. La serietà del momento che stiamo vivendo ci impone responsabilità e il necessario riferimento a basi scientifiche e mediche. Per questo, di fronte a una pandemia che colpisce le vie respiratorie non riteniamo opportuno introdurre nell’aria o nella falda acquifera massicce dosi di sostanze a rischio di pericolosità”.
“Per combattere il Covid-19 e tutelare la salute pubblica riteniamo fondamentale adottare le misure dettate dal Governo, sulla cui efficacia la comunità scientifica è unanime, a partire dalla sanificazione degli spazi chiusi, come gli uffici, i negozi, gli ambienti di lavoro e i mezzi di trasporto – proseguono gli amministratori -. Azioni, queste, che ogni soggetto pubblico o privato è chiamato a mettere in pratica secondo quanto di propria competenza. Accanto a questo ogni cittadino è chiamato ad attuare comportamenti responsabili, come tenere la distanza interpersonale di almeno un metro, lavarsi spesso e accuratamente le mani e rimanere in casa uscendo solo per motivi indispensabili, come recarsi al lavoro, andare a fare la spesa o recarsi in farmacia. Solo se tutti noi adottiamo questi comportamenti, che hanno sì cambiato il nostro modo di vivere ma che ad oggi sono fondamentali, potremo mettere al tappeto il Coronavirus. Siamo fiduciosi, perché le nostre comunità hanno una forte consapevolezza del periodo che stiamo attraversando”.