Luoghi di bellezza da salvare, appello del sindaco Bonfanti per recuperare il santuario della Madonna della Solca

Santuario Madonna delle Solca

Il seicentesco santuario della Madonna della Solca, patrona di Pescaglia, rischia di crollare a causa di un movimento di terreno che da anni sta minando la stabilità e ha causato lesioni all'edificio. Si tratta di un luogo a cui la comunità è particolarmente legata. Per questo il sindaco Andrea Bonfanti invita tutti i cittadini a segnalarlo al Governo, inviando un'email a bellezza@governo.it, affinché possa essere recuperato nell'ambito dell'iniziativa lanciata dal Presidente del consiglio, Matteo Renzi, che destinerà 150 milioni di euro per il recupero dei luoghi pubblici. 

“Il santuario ha bisogno di urgenti lavori di restauro – spiega il sindaco, Andrea Bonfanti -. Per sostenere i costi delle opere per salvare l'edificio occorre un importante finanziamento, come quello che potrebbe arrivare dal Governo. Affinché questo si concretizzi è necessario un movimento dal basso, cioè che Pescaglia faccia sentire la propria voce. E' in gioco la sopravvivenza di un luogo  di bellezza artistica, di memoria storica e di culto. Per questo invito tutta la popolazione a inviare un'email al Governo. Più saremo, più avremo possibilità di farci ascoltare”.

Pescaglia ha un legame particolare con il santuario della Madonna della Solca. Il 30 luglio 1944 l'intera popolazione della frazione capoluogo vi fece voto solenne di celebrare in perpetuo il giorno della liberazione dal dominio nazifascista se la Madonna avesse evitato lo sfollamento che era stato imposto dagli occupanti. A Pescaglia, inaspettatamente, giunsero gli americani e così lo sfollamento non avvenne.

Il santuario venne eretto su una precedente edicola campestre, in prossimità della leggendaria e misteriosa "Pila del Corvo" e delle antiche mura castellari, progettate nel 1584 dall'architetto Vincenzo Civitali. All'interno si venera una copia della Madonna del Sasso di Lucca (XII sec) dipinta nel 1644 e siglata MB (Matteo Boselli). La primitiva edicola fu successivamente ampliata; la nuova chiesa fu benedetta il 21 febbraio del 1700; nel 1832 furono aggiunti i bracci del transetto. Al centro della navata, campeggia una maestà marmorea, attribuibile alla bottega dell'architetto Francesco Pini. La volta a botte è decorata con motivi floreali liberty, con rimandi alla seconda metà dell'800. L'esterno del santuario e' preceduto da un portico a due volumi. 

Per inviare l'email a bellezza@governo.it c'è tempo fino al 31 maggio 2016.

Sotto è possibile scaricare un fac simile della lettera (con documentazione fotografica) da inviare.