Inserito: 15 Dicembre 2018
“Se ci sono dei progetti concreti per le lavoratrici e i lavoratori della Nora-Spirale di Monsagrati è bene che si passi dalle parole ai fatti. Spiacerebbe constatare che i soggetti che in questi giorni offrono aspettative ai dipendenti, criticando al contempo le istituzioni nella gestione della crisi aziendale, nonostante non abbiano ancora presentato alcuna soluzione tangibile, mirassero solo alla visibilità personale”. È il commento del sindaco di Pescaglia, Andrea Bonfanti, e del consigliere del Comune di Lucca con delega al lavoro, Roberto Guidotti, alle affermazioni di Mario Burlò di OjSolution apparse sulla stampa.
“Il tempo delle chiacchiere è finito, perché dal 21 dicembre tutti i dipendenti dello stabilimento di Monsagrati saranno a casa senza lavoro – dichiarano -. Si tratta di un epilogo estremamente doloroso che ha causato conseguenze negative, anche dal punto di vista emotivo, per queste famiglie. Ecco perché bisogna pesare bene ogni cosa che si dice e che si pubblica sulla questione. In questo momento le lavoratrici e i lavoratori della Nora-Spirale meritano rispetto, serietà e sobrietà”.
“Per quanto ci riguarda, siamo, come lo siamo sempre stati, disponibili a valutare qualsiasi soluzione possibile per poter reimpiegare i lavoratori di Nora-Spirale affinché possano riacquistare il loro stipendio – aggiungono – È però fondamentale che alle spalle ci sia un progetto che prevede un piano industriale serio, reale e definito. Purtroppo finora, a dispetto di qualche annuncio, abbiamo visto solo chiacchiere. Se qualcuno vuole farsi pubblicità ha quindi trovato il modo sbagliato, perché per le famiglie questo è un Natale davvero triste”.
“Negli ultimi due mesi con tutte le nostre forze, assieme a parlamentari, Regione, consiglieri regionali, Provincia e Comuni limitrofi, abbiamo fatto tutto ciò che potevamo per mantenere alta l’attenzione su questa delocalizzazione mascherata da crisi aziendale e scongiurare la chiusura – concludono -. Anche se purtroppo siamo praticamente arrivati alla fine delle attività dello stabilimento di Monsagrati ribadiamo il nostro massimo impegno a lavorare, di concerto con le altre istituzioni, per cercare una soluzione per i dipendenti. Soluzione che, teniamo a sottolinearlo ancora, deve essere concreta e non fondarsi sulle chiacchiere”.