Inserito: 12 Novembre 2018
“Se ci sono imprenditori con offerte concrete per salvare la Spirale di Monsagrati è bene che si facciano subito avanti nei confronti dell’azienda. Adesso, però, la priorità è la salvaguardia dei posti di lavoro mettendo in sicurezza le lavoratrici e i lavoratori e il loro reddito. Attenzione quindi a non creare false aspettative oppure a non compiere i passi giusti; il rischio è compromettere irreversibilmente il faticoso lavoro fin qui svolto nei tavoli istituzionali, causando così solo conseguenze negative”. A dirlo è il sindaco di Pescaglia, Andrea Bonfanti, appreso di quanto emerso nella conferenza stampa tenuta questa mattina (lunedì) da Conflavoro PMI Lucca. nella quale è stata annunciata una proposta di acquisto per la Nora Spirale di Monsagrati.
“È necessario sottolineare alcune questioni, onde evitare di creare confusione intorno ad una situazione già estremamente complessa - afferma Bonfanti -. Io e il consigliere Guidotti, in qualità di rappresentanti dei Comuni di Pescaglia e di Lucca, fummo invitati dal Presidente di Conflavoro Roberto Capobianco il 17 ottobre scorso a un incontro in cui ci fu presentato il signor Mario Burlò. Era appena esplosa sui giornali la questione Nora-Spirale di Monsagrati e durante l’incontro il signor Burlò, che si qualificò come imprenditore nel campo dell’outsourcing, si disse disponibile a valutare, qualora l’azienda fosse stata irremovibile nell’andare avanti verso la chiusura, ad intavolare con Spirale una trattativa, se ce ne fossero state le condizioni economiche, per un’eventuale acquisizione del ramo d’azienda di Monsagrati. Ringraziammo della proposta dicendo che, visto che eravamo all’inizio di un percorso volto a chiedere all’azienda la marcia indietro sulla chiusura, per il momento era opportuno aspettare l’esito del percorso Istituzionale appena intrapreso insieme alla Regione Toscana”.
“Attualmente stiamo aspettando dalla Spirale la risposta alla richiesta da parte della Regione di attivazione della Cassa Integrazione Straordinaria per i dipendenti. Quella è la priorità: mettere in sicurezza i dipendenti ed il loro reddito. È necessario fare un passo alla volta, ne sono sempre convinto, nell’interesse esclusivo dei lavoratori. Ottenuta la cassa integrazione, e quindi più tempo per poter fare delle scelte, si potranno valutare con più calma e razionalità eventuali proposte concrete per soluzioni alternative al mantenimento della Spirale sul territorio, iniziative imprenditoriali esterne o anche di autoimprenditorialità. Ma i passi devono essere particolarmente pensati e pesati in questo momento, per non sbagliare cammino e per non creare false speranze”.