“La finale della Champions League non si disputi in Turchia”. Il sindaco Bonfanti invita i colleghi a sottoscrivere un appello

Il sindaco Andrea Bonfanti

Lo sport è un linguaggio universale di pace e di comunione fra i popoli. È da questo punto fermo che il sindaco di Pescaglia, Andrea Bonfanti, lancia un messaggio ai suoi colleghi primi cittadini. Bonfanti chiede che aderiscano all’appello da lui promosso in cui si esorta la FIGC a farsi portavoce di questo messaggio di pace e di fare tutto il possibile affinché uno degli eventi europei di maggiore richiamo, la finale di Champions League, non si disputi a Istanbul stante la recente invasione della Siria da parte dell’esercito turco.

“Lo scorso 9 ottobre l’esercito turco ha invaso la Siria. Un’azione che va a colpire in particolare i curdi siriani, fondamentali nella sconfitta del terrorismo dell’Isis e che ha riacceso una guerra che in otto anni ha provocato milioni di profughi e innumerevoli lutti e sofferenze tra la popolazione civile – scrive il sindaco Andrea Bonfanti nella lettera che sarà inviata a tutti i sindaci -. Le immagini dei bambini bruciati dal probabile utilizzo di armi non convenzionali e le foto dell’attivista curda per i diritti delle donne, Hevrin Khalaf, barbaramente trucidata sono ancora ben vive davanti ai nostri occhi”.

“Il prossimo 30 maggio 2020 la UEFA, massimo organismo calcistico continentale, ha programmato di svolgere la finale di UEFA Champions League proprio ad Istanbul, nello stadio Olimpico Atatürk, nella capitale del paese responsabile dell’aggressione al popolo curdo – prosegue Bonfanti -. Noi crediamo che lo sport sia un linguaggio universale di pace e comunione tra i popoli e che abbia la possibilità di farci uscire dagli schemi della violenza e delle discriminazioni. Lo sport, come ha detto il premio Nobel per la Pace Nelson Mandela, ha il potere di cambiare il mondo. Per questi motivi ti chiedo di aderire all’appello nel quale chiediamo alla Federazione Italiana Giuoco Calcio FIGC di agire sulla UEFA, affinché la finale di Champions League 2020 sia disputata in un’altra città”.

Per il sindaco Bonfanti un segnale simbolico, ma dal profondo valore, dovrebbe arrivare anche dalle nuove generazioni. Per questo chiede ai colleghi sindaci  “di coinvolgere le società sportive e le scuole calcio perché i ragazzi ed i bambini, che si dimostrano sempre sensibili verso il destino dei propri coetanei, possano diventare loro stessi ambasciatori di questa nostra richiesta”.

“Nessun giocatore europeo, e nessun tifoso con lui, potrà sollevare la Coppa dalle grandi orecchie a Istanbul, in un paese in guerra, e pensare di aver vinto” - conclude Bonfanti.

 

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